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giovedì 31 maggio 2007

Siamo o non siamo in uno Stato laico..?!?

“Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani” (art.7 della Costituzione)…..sto cercando qualcuno che mi traduca questa frase in un italiano chiaro, semplice e comprensibile..pensavo che dopo i vari anni di scuola e università fossi in grado di comprendere il significato di una frase…e, invece, mi sbagliavo, mi sono resa conto che non è così..!! I fatti degli ultimi mesi mi hanno un po’ scombussolato e mandato in confusione!!!! Quando l’articolo della Costituzione parla di Stato fa riferimento allo stato italiano..giusto?!? e il termine indipendente non vuol dire “che non dipende da altri, che non è soggetto a vincoli di nessun genere”..?..state tranquilli..per evitare di sbagliare ho cercato il termine su Internet!!; ho cercato anche il significato di sovrano e ho trovato: “giuridicamente dotato del sommo potere; assoluto; autorità sovrana, propria dello Stato e di chi lo rappresenta”. Se le cose stanno così, però, vuol dire che in Italia c’è qualcosa che non va…..In Italia c’è, ormai da troppo tempo, una continua (e fastidiosa) ingerenza della chiesa negli “affari dello Stato”…la chiesa e tutti i suoi adepti vogliono, a tutti i costi, imporre il loro punto di vista..sempre e comunque, in ogni circostanza!!!! E, così, ci ritroviamo a vivere in un Paese in cui è la chiesa ad imporci quale sia l’unica forma di unione concepita..il matrimonio, il matrimonio tradizionale, uomo, donna, abito bianco e scambio delle fedi davanti a dio...!! Ma perché tutto questo….perchè non dare dei diritti semplicemente a chi si ama, donne, uomini, gay, etero..perchè non garantire i diritti di tutti coloro che vogliono crearsi una famiglia senza per forza fare quell’inutile sfilata in una bella chiesa addobbata davanti ad amici e parenti..!?! Perché deve essere la chiesa a dirmi come devo vivere..a dirmi cosa devo o non devo fare..sono in un paese LAICO!!!

Da due mesi l'ospedale Galliera di Genova, presieduto dall'arcivescovo Angelo Bagnasco, ha sospeso il servizio di interruzione di gravidanza. Perché, quindi, in un Paese laico come il nostro, deve essere la chiesa a controllare gli ospedali; perché la chiesa mi deve impedire di esercitare un MIO diritto, legalmente riconosciuto? Perché devono essere dei vecchi signori con tonaca e messale a dirmi cosa mi è concesso o meno di fare…..c’è già lo Stato per questo, uno Stato laico che va difeso e tutelato..uno Stato indipendente e sovrano..!!


Ermanna

3 commenti:

Luca82 ha detto...

Concordo pienamente ragazze: l'ingerenza della chiesa nelle faccende nello stato è fastidiosa quanto il mal di denti. E se con Ruini si aveva l'impressione di aver toccato il fondo, l'arrivo di Bagnasco rappresenta la chiara conferma che al peggio non c'è mai fine. Purtroppo viviamo in un paese in cui i politici sono come i preti (predicano bene e razzolano male) e i preti come i politici (badano solo ai loro interessi facendo così il male della collettività). L'importante, a mio avviso, è non rassegnarsi a questo stato di cose e crercare di favorire, politicamente parlando, quella piccola nicchia di partiti che si batte per uno stato laico e (realmente) democratico.

Anonimo ha detto...

la Chiesa, proprio perchè Stato e proprio perchè Istituzione Religiosa ha il diritto di esprimersi liberamente su tutto quello che caratterizza e rende così(gli aggettivi da elencare sarebbero infiniti(aggettivi negativi))il mondo attuale...certo, sarebbe meglio che i suoi pensieri principali fossero rivolti altrove (carità, fame nel mondo, povertà) ma, vero è che siamo in uno stato LAICO, come dici tu sorellina, ma è altrettanto vero che siamo in uno Stato in cui è in vigore la LIBERTà DI PAROLA (Art. 21.), quindi se i comunisti hanno la libertà di sparare le loro cazzate o chinque in Italia, non vedo perchè proprio sulla Chiesa(che ne ha pieni diritti su determinate materie)bisogna accanirsi così...laici atei credenti o chi che sia...

tvttttb
baci baci

Anonimo ha detto...

Se la chiesa vuole avvalersi della libertà di parola, diritto garantito dallo Stato italiano, deve, però, anche rispettare TUTTE le altre leggi e diritti sanciti dalla Costituzione